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Frode "SIM Swap":Banca e gestore telefonico devono risarcire il cliente.

  • Immagine del redattore: LEGALS
    LEGALS
  • 4 nov
  • Tempo di lettura: 3 min

Sentenza N. 4508/2025 - Tribunale di Brescia.

Il Team di Legalsfirm ottiene un'importante affermazione di principio in un complesso caso di "SIM Swap Fraud", conseguendo la piena vittoria per una società cliente.

La causa, patrocinata con successo dall'Avvocato Donato Pesca e dall’Avv. Camilla Cusumano , ha portato alla condanna in solido di un primario istituto bancario e di un noto gestore di telefonia mobile, ritenuti entrambi responsabili per la frode subita dal nostro assistito.


Il Caso: Un Attacco "Invisibile", Cliente Totalmente Inconsapevole

La società nostra cliente si è trovata, senza alcuna consapevolezza o minima complicità, al centro di un attacco fraudolento che ha portato al prelievo non autorizzato di quasi 25.000 euro dal proprio conto aziendale.

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L'operazione dei truffatori si è basata su un duplice attacco:

Accesso al Conto: Ignoti malintenzionati sono riusciti, con molta probabilità attraverso tecniche informatiche, ad acquisire le credenziali di accesso all'home banking.

Duplicazione della SIM: Contestualmente, e anche qui con modalità non chiare, i truffatori hanno ottenuto dal gestore telefonico una nuova SIM card legata all'utenza del nostro cliente, disabilitando quella originale. Questo ha permesso loro di intercettare i codici di autenticazione forte (OTP) inviati dall'istituto bancario, autorizzando così un ingente bonifico fraudolento.

La strategia vincente del nostro studio e la Decisione del Tribunale

Il nostro studio ha impostato la linea difensiva dimostrando che la truffa si era potuta concretizzare unicamente a causa della negligenza dei due operatori.

Il Tribunale di Brescia ha accolto integralmente le nostre tesi, rigettando le difese dei convenuti e individuando una specifica colpa in capo a entrambi:

La Responsabilità dell'Istituto Bancario: L'istituto bancario sosteneva che l'operazione fosse imputabile esclusivamente a una "colpa grave" del cliente (per presunto phishing), che avrebbe escluso la responsabilità della banca ai sensi del D.Lgs. n. 11/2010.

Il Tribunale ha rigettato tale impostazione, chiarendo due principi fondamentali:

·       L'onere della prova: Spetta alla banca dimostrare la "colpa grave" del cliente, non semplicemente presumerla. L'istituto non ha fornito alcuna prova in tal senso, così come previsto dalla normativa di settore in caso di operazioni di pagamento disconosciute.

·       La "colpa specifica" della banca: Al contrario, è emersa una palese negligenza della banca stessa. L'operazione fraudolenta presentava numerose e macroscopiche anomalie (conto quasi mai utilizzato per pagamenti, beneficiari sconosciuti, causali generiche e incongrue). Nonostante ciò, la banca non ha sospeso l'operazione, violando così gli obblighi di diligenza professionale qualificata (ex art. 1176, co. 2, c.c.)

 

 

La Responsabilità del Gestore Telefonico: Il gestore telefonico è stato ritenuto parimenti responsabile per aver fallito nel suo obbligo contrattuale di proteggere l'identità del cliente.

·      Il Tribunale ha evidenziato che il gestore, pur avendo ricevuto un ordine di esibizione documentale (ex art. 210 c.p.c.), non è stato in grado di produrre la documentazione relativa alla richiesta di sostituzione della SIM.

·      Questa omissione ha confermato l'ipotesi accusatoria: il gestore ha proceduto alla sostituzione della scheda senza effettuare i dovuti e rigorosi controlli di identificazione, violando le norme specifiche di settore.

·      Tale condotta negligente è stata ritenuta necessaria per la realizzazione del danno

L'Esito: Risarcimento Totale per il Cliente

In virtù della responsabilità concorrente di entrambi, il Tribunale di Brescia ha condannato l'istituto bancario e il gestore telefonico, in via solidale, a:

·       Restituire integralmente alla nostra cliente la somma sottratta;

·       Pagare gli interessi legali maggiorati;

·       Rifondere interamente tutte le spese legali sostenute.

Questa vittoria totale riafferma un principio cruciale: banche e compagnie telefoniche hanno un preciso obbligo di protezione nei confronti dei loro clienti e non possono sottrarsi alle proprie responsabilità di fronte a evidenti falle nei loro sistemi di sicurezza.

Sei stato vittima di una frode informatica?

Episodi di phishing, vishing o SIM swap sono sempre più frequenti. Se hai subìto accessi non autorizzati al tuo conto corrente o ritieni che la tua banca o il tuo operatore telefonico non abbiano adottato le misure di sicurezza idonee a proteggerti, il nostro Studio è a disposizione.

Il team del nostro Studio è a tua disposizione per analizzare il tuo caso e valutare le azioni legali necessarie per ottenere il giusto risarcimento.

 
 
 

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