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DIAMANTI DA INVESTIMENTO: VITTORIA DELLO STUDIO LEGALS ANCHE IN APPELLO

Gli avvocati Camilla e Vincenzo Cusumano del team Banking&Finance dello studio Legals di Padova e Verona ottengono in appello la prima vittoria in Italia in favore di un risparmiatore che aveva investito in diamanti.

Il Tribunale di Verona, Giudice Vaccari, aveva accolto la domanda risarcitoria formulata da un cliente associato Adusbef, difeso dagli avv.ti Camilla e Vincenzo Cusumano, che aveva presentato ricorso nei confronti di Banco Bpm ed IDB per ottenere il risarcimento del danno subito dalla zia del ricorrente: l’anziana zia aveva acquistato diamanti da investimento della società IDB perché era stata sollecitata dalla consulente bancaria di fiducia, la quale le aveva proposto di investire in diamanti in quanto si trattava di un’operazione sicura, senza rischi di perdita, il cd bene rifugio per eccellenza. La consulente, per dimostrare alla signora la bontà dell’investimento le aveva mostrato dei depliant della società Intermarket Diamond Business Spa ove si vedevano grafici che mostravano il valore dei diamanti in crescita costante e inoltre, aveva mostrato alla pensionata gli estratti del Sole24ore ove venivano pubblicate trimestralmente le quotazioni dei diamanti. L’ignara signora, fidandosi ciecamente della propria consulente finanziaria investiva in diamanti. Successivamente, tramite articoli di giornale, ed in particolare grazie alla trasmissione Report, l’erede dell’investitrice scopriva che i diamanti non erano affatto un investimento sicuro. Inoltre veniva a conoscenza che il valore dei diamanti era notevolmente inferiore rispetto a quello che era stato riferito; le quotazioni altro non erano se non pubblicità a pagamento.

Nelle more del giudizio l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) sanzionava sia IDB Spa che Banco BPM per pratiche commerciali scorrette, provvedimento confermato sia davanti al Tar Lazio che davanti al Consiglio di Stato.

A seguito del primo ricorso depositato dai legali dello studio LEGALS il Tribunale di Verona, Giudice Vaccari, emanava la prima sentenza in Italia a favore del cliente per la vicenda diamanti, sentenza che veniva immediatamente appellata dalla banca con 8 motivi di appello.

Ieri (26.10.2021) la Corte d’Appello di Venezia ha confermato la responsabilità della banca affermando: “non v’è dubbio che la Banca sia un soggetto qualificato e che, pertanto, fosse tenuta a conformare la propria condotta in modo tale da non ledere l’affidamento legittimamente risposto dal proprio cliente nella serietà e trasparenza della stessa.” e condanna la banca a versare al cliente la differenza tra il capitale investito ed il valore delle pietre che restano al cliente, oltre agli interessi (nell’appello si riconoscono gli interessi legali e non quelli previsti nelle transazioni commerciali) e alle spese legali.

Un’ottima notizia per tutti i risparmiatori che avevano investito in diamanti che si vedono aumentare le possibilità di ottenere giustizia.


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