Il Tribunale Penale di Roma, in persona del Giudice Simona Calegari, in data 29.10.2021, ha autorizzato la citazione come responsabile civile di PricewaterhouseCoopers S.p.A., in quanto, come si legge nel decreto emesso, «non vi sarebbero ragioni per escludere una responsabilità dell’ente per l’operato del proprio organo [ossia, l’imputata MINGOZZI Alessandra, ndr.], il quale, a causa della qualifica ricoperta e in occasione di una propria mansione svolta, abbia commesso l’illecito»
Per gli azionisti e per gli investitori di Veneto Banca questo significa che qualora all’esito del processo venisse accertata l’illiceità della condotta di Mingozzi Alessandra, responsabile del controllo sui bilanci di Veneto Banca fra il 2010 ed il 2018, PWC Spa dovrebbe risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali derivanti dai reati dell’imputato.
Non osterebbe, neppure, alla citazione di Pwc il fatto che su di essa fosse pendente un procedimento ai sensi del d.lgs 231/01, infatti, come si evince dal decreto del Giudice Calegari, «se l’illecito di cui l’ente è chiamato a rispondere ai sensi del d.lgs 231 del 2001 non coincide con il reato [come nel caso], l’ente e l’autore di questo, non possono qualificarsi come coimputati, essendo ad essi ascritti due illeciti strutturalmente diversi»
Gli avvocati Vincenzo e Camilla Cusumano, dello studio Legals di Padova e Verona che sono tra gli avvocati che hanno chiesto al Tribunale di citare Pwc come responsabile civile nel processo penale a carico di Mingozzi, imputata per i reati falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni dei responsabili della revisione legale e di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza.
Alla luce di tali premesse oltre a Mingozzi Alessandra, pure PricewaterhouseCoopers S.p.A. sarebbe responsabile, solidalmente con la prima, dei danni da reato vantati dalle costituite parti civili.
Contestualmente il Tribunale di Roma con l’ordinanza depositata in udienza il 29.10.2021, ha rigettato tutte le richieste di esclusione di parti civile avanzata dalle difese dell’imputata Mingozzi. Ha invece accolto la richiesta di esclusione delle parti civili nei confronti di Pwc, in quanto questa ultima è invece chiamata a rispondere, nei confronti delle parti civili che ne abbiano fatto richiesta, come responsabile civile.
In sintesi, nei confronti dell’imputata Alessandra Mingozzi sono state ammesse tutte le parti civili costituitesi per il reato di falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni dei responsabili della revisione legale, indipendentemente dal fatto che abbiano istaurato il rapporto con la banca prima o dopo il 2014 e che abbiano fornito la prova di essere azionisti (questione che verrà trattata nella successiva fase); sono state ammesse tutte le parti civili costituitesi per il reato di ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza; sono stati ammessi anche gli enti esponenziali che hanno subito a causa del reato una consistente offesa all’interesse perseguito e posto nello statuto quale ragione istituzionale (tra i quali ADUSBEF); come pure sono state ammesse, con diverso decreto depositato in udienza il medesimo giorno, le parti civili che hanno sottoscritto la proposta transattiva formulata con Veneto Banca, in quanto secondo una prima analisi di tale contratto non sarebbe applicabile a soggetti, quali le società di revisione.
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